Il Tempo:
circa le sei del mattino del 10 Aprile (domenica di Pasqua) del 1300.
Il Luogo:
la spiaggia nell'Antipurgatorio
I Personaggi:
Dante insieme a Virgilio incontra le anime purganti sbarcate da una navicella guidata da un angelo e parla con un suo amico di gioventù, il musicista Casella.
In Sintesi:
L'aurora sorge sull'orizzonte del purgatorio mentre i due pellegrini
sostano, pensosi ed incerti del cammino, lungo la riva del mare.
All'improvviso appare lontano, sulle acque, una luce rosseggiante che si
avvicina velocemente alla spiaggia: Virgilio riconosce l'angelo
nocchiere del purgatorio ed esorta il discepolo ad inginocchiarsi in
segno di omaggio. L'uccel divino giunge su una veloce navicella ché
trasporta più di cento anime, le quali, ad una voce, cantano il salmo
"In exitu Israel de Aegypto". Dopo averle benedette con il segno di
croce, l'angelo riparte lasciando sulla spiaggia le anime, le quali
chiedono consiglio a Dante e Virgilio sul cammino da intraprendere.
Allorché si accorgono che Dante è vivo, grande è la loro meraviglia,
finché una di esse, che aveva tentato di abbracciare il Poeta, viene da
questo riconosciuta: è l'anima di Casella, un musico e cantore amico di
Dante. Dopo avere spiegato ché le anime destinate al purgatorio si
raccolgono alle foci del Tevere in attesa dell'angelo nocchiere, su
preghiera dell'amico, che ricorda quanto fosse per lui rasserenante il
suo canto, Casella intona una canzone del Convivio. Tutti ascoltano
intenti, ma Catone li scuote, rimproverando questo indugio
nell'espiazione dei loro peccati. Le anime e i due pellegrini si
dirigono correndo verso il monte come colombi spaventati da un rumore
improvviso.
è un canto noioso
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